Il salotto de “Il Ponticello” – La prima verità di S. Vinci

Il salotto de “Il Ponticello” – La prima verità di S. Vinci

Il salotto de “Il Ponticello” – La prima verità di S. Vinci

Abbiamo bisogno di esprimerci non solo con gli scarponi ai piedi, ma anche con le idee dei nostri amici e frequentatori!
Ecco gli spunti di riflessione di Mirko, il narratore delle escursioni “A spasso con l’Autore”.

Le città hanno muri vecchi, pieni di storia. Quanti occhi, quante voci, quante storie sono passate e sembrano ancora racchiuse tra quei mattoni.
Quando il caldo del primo sole della stagione li riscalda e passando con la schiena ti appoggi e ne senti il tepore, allora è come se ti sentissi una sola cosa con quel muro. La sensazione di assorbirne la linfa ed un poco la sua essenza segreta.

La PAGINA – “La prima verità” di Simona Vinci (vincitrice Premio Campiello 2016) è un libro che parla di un argomento molto complesso e mai del tutto accettato e chiarito dalle società occidentali. I manicomi e quello che hanno rappresentato prima e dopo la loro chiusura.
Ho parlato di muri, come quelli che la Vinci con la sua scrittura tagliente riesce a far scomparire, a volte cinica ma mai ipocrita o peggio ancora buonista. Questa scrittrice e’ capace di entrare con tutta se stessa dentro le storie e le sensazioni che portano con loro.

La NOTA – Al Jarreau cantante acrobata del jazz vocale, morto la settimana scorsa, mi piace ricordarlo con una piccola perla, una sua celebre cover YOUR SONG, eccezionale il modo di vocalizzare e fare proprio un pezzo super Pop di E. John rendendolo unico ed irripetibile.

Il BICCHIERE – Ne consiglio l’ascolto con in mano un calice di buon vino locale Terracruda di Fratterosa (PU). È un buonissimo rosso, ha una bella etichetta ed è davvero capace di farsi amare,si chiama ORTAIA.