Un’ascesa da brividi. Gioia, stupore e ammirazione per la magnifica natura di quest’angolo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Le emozioni sono uniche, la fatica c’è tutta ma l’esperienza delle nostre guide e l’ottima compagnia è sempre di grande aiuto. L’ascesa da Foce di Montemonaco al Lago di Pilato (1940 m) è uno degli itinerari più spettacolari del centro Italia. Davvero interessante è la valle del lago nella quale sono tuttora visibili le tracce di antichi circhi glaciali e in cui il Pizzo del Diavolo domina il paesaggio. Il Lago di Pilato è chiamato con un pizzico di ironia il “lago con gli occhiali” per la forma dei suoi invasi complementari e comunicanti nei periodi di maggiore presenza di acqua. Tra i tanti elementi d’interesse della giornata la biologia del famoso Chirocefalo di Marchesoni e la suggestiva leggenda legata al nome del lago…
Merenda facoltativa finale alla Taverna della Montagna di Foce di Montemonaco.
Montanari ★★★★
Cammino 6 h, Lunghezza 10 km, Dislivello 1000 m
Come iscriversi: evento a numero chiuso, prenotazione obbligatoria
Ritrovo: h 8:30 Foce di Montemonaco (AP)
Come arrivare: con mezzi propri – Fine attività: h 16 circa
Cosa portare: Mantella impermeabile, scarponi da trekking (alti alla caviglia), abbigliamento a strati, giacca a vento, guanti e cappello, crema solare, acqua 2 litri a persona, snack o barrette, pranzo al sacco. Consigliati i bastoncini telescopici.
N.B. L’organizzazione si riserva la possibilità di non accettare i partecipanti non debitamente equipaggiati e non sono previsti rimborsi per questa evenienza.
Famiglie e bambini: attività adatta anche per ragazzi dai 14 anni di età con abitudine a camminare.
La mia vita inizia in un negozio di antiquariato nel centro di Roma, al Pantheon. Circa 34 anni a parlar di arte, ma allo stesso tempo non disdegnavo qualche lavoretto extra e qualche super viaggio: 4 mesi in Australia e 4 mesi all’isola di Pantelleria come animatore. Il nocciolo è proprio questo: animare. Sono innamorato delle persone, sono curioso di conoscere le loro storie descritte con sorrisi. Poi, tutto d’un tratto, finisce l’arte e l’unica risorsa alla quale potevo attingere era la natura, che già da bambino mi affascinava. Parlavo di mobili antichi, ma dovevo inserirci sempre qualche fiore e qualche fungo. Oggi sono Guida AIGAE dal 2016 e Guida del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Nel 2024 sono diventato Micologo. Fiori, funghi, alberi e connessioni sui territori. Amo girare per boschi con la sensazione di perdermi, amo il freddo — quello duro — e le distese infinite della Lapponia (primo viaggio all’età di 12/13 anni), ma anche il caldo mi attira: i deserti e gli avventurosi canyon. Sono innamorato dell’Europa del Nord, della Lapponia e della Norvegia, ma anche delle bellissime acque e del deserto dell’Oman.